Comitato Bareggio 2013: profili.

Andrea Bedin
Ho 43 anni, sono nato a Milano e risiedo a Bareggio dal 1999. Sono sposato,  padre di due figli e con un Golden Retriever che completa la famiglia. Sono diplomato in materie economiche e svolgo la mia attività lavorativa nel campo delle utilities in qualità di responsabile della pianificazione e controllo economica e finanziaria. Sono appassionato di cinema, lettura, musica indipendente e tifoso del Milan. Credo in una politica che agisca sempre per il bene della comunità, stigmatizzando e combattendo gli interessi personali di certe lobbies. Per questo motivo, da neofita, ho deciso di aderire a Comitato Bareggio 2013 mettendomi in gioco per contribuire al rinnovamento senza estremismi di facciata, senza compromessi ma soprattutto con passione, trasparenza e occhi nuovi. Da febbraio 2014 a marzo 2016 sono stato componente della Commissione Comunale Istruzione in rappresentanza della Lista Civica Bareggio 2013.

Antonella Bettagno
Sono nata a Varese nel 1957, ma vivo a Bareggio nel 1976. Dopo il diploma, per quasi 20 anni ho gestito in proprio un'agenzia di servizi bancari, mentre ora collaboro con un'associazione che si occupa di tutela alle imprese. Ho deciso di aderire al Comitato Bareggio 2013 dopo un'accorta riflessione, facendo prevalere in me uno "spirito di servizio", per adempiere al dovere di restituire alla mia Comunità attenzione e affetto.

Mi sono convinta a partecipare frequentando il gruppo che si è stretto intorno a un progetto di futuro per la comunità bareggese. Un gruppo formato da uomini e donne con volti nuovi, persone di capacità, che può contare sull'esperienza e la serietà del nostro sindaco uscente. Credo nel lavoro del Comitato, che vuole essere attento alle esigenze dei cittadini e intende conivolgerli, in primis attraverso il questionario, uno strumento pensato per conoscere e quindi per decidere. Senza essere alla ricerca di un consenso immediato, ma con l'idea di offrire un progetto concreto per Bareggio.

Dario Bussolin
Sono un giovane ragazzo nato a Milano e cresciuto a Bareggio, dove abito tuttora. L'affetto che mi lega a questo paese è profondo, maturato grazie a significative esperienze vissute soprattutto in ambito oratoriano, come educatore volontario. Favorire la formazione e la crescita dei ragazzi è un impegno che mi regala grandi soddisfazioni e mi ha permesso di intraprendere un percorso di laurea in Psicologia, terminato di recente e con il massimo dei voti. Collaboro come ricercatore presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

Mi piacerebbe dare un contributo significativo, soprattutto in ambito giovanile, al Mio Paese.
Il questionario redatto dal Comitato rappresenta la possibilità per avere un confronto vero con i cittadini interessati al bene del proprio paese, un chiaro segnale di coinvolgimento, un atto di inclusione nelle decisioni importanti che riguardano non solo sindaco, politici e assessori, ma tutti i Bareggesi. Il gesto di collaborazione che il Comitato propone ai cittadini che finalmente decidono di prendersi a cuore le dinamiche del Nostro Paese è un atto di lealtà e trasparenza importante. Il risultato contribuirà ad avere una prima immagine di quello che i cittadini si aspettano e vogliono per questo paese. Sarà un ottimo punto di partenza per strutturare insieme un percorso di gestione efficace e condivisa di Bareggio! Spero che questa iniziativa possa raccogliere un alto consenso e possa smuovere nel cuore dei miei concittadini un desiderio di interesse e partecipazione attiva per il bene di tutti.

Stefano Capitanio
Ho 41 anni e risiedo da sempre a Bareggio, di professione sono geometra. Sono convinto che oggi nella vita pubblica e politica servano poche parole e molti fatti.

Credo sia necessario lavorare per la ricerca del bene comune con uno spirito di verità che sempre più spesso è assente.
Capire le necessità di un paese, conoscere le aspettative dei suoi cittadini, chiedere quali sono le priorità per una comunità, spiegare e comprendere punti oscuri di politiche arroccate in schemi di partiti guidati da politicanti, condividere le decisioni, riconoscere le responsabilità, è stato l’invito rivoltomi per il quale ho accettato un confronto costruttivo. Da dicembre 2013 sono componente della Commissione Comunale di Studio dell'Ambito Estrattivo dei Comuni di Bareggio e Cusago, in rappresentanza della Lista Civica Bareggio 2013.

Davide Casorati
Da 40 anni vivo a Bareggio da sempre. Dopo la laurea in Fisica presso l'Università degli Studi di Milano, ho iniziato a lavorare in una società di servizi, nell'ambito della riorganizzazione dei laboratori di analisi ospedalieri. Ho scoperto il valore immenso e la forza liberante del mettersi gratuitamente al servizio. Sono stato catechista in Oratorio e ho collaborato con Caritas in una comunità di accoglienza per ragazze madri, in Kosovo e in Albania. Sono allenatore della squadra USOB Basket iscritta al campionato FIP di Prima Divisione

H
o sempre, semplicemente, risposto sì cercando di non restare mai indifferente a nessuno, ascoltando e sforzandomi di capire quale fosse la strada giusta per il bene di tutti. Ha ragione chi dice che solo chi non fa non sbaglia. Mettersi al servizio del bene degli altri e del bene comune, in ogni occasione, senza risparmiarsi e senza cercare alcun tornaconto personale è il mio modo naturale per cercare di "restituire" quanto ricevuto.  Identifico il lavoro del Comitato nel motto “Conoscere per decidere”, che per me significa anzitutto ricercare la verità per decidere insieme quale sia il bene comune e perseguirlo con azioni concrete. Credo nello strumento del questionario per perseguire questi obiettivi e per iniziare a collaborare apertamente, senza troppi filtri.

Sara Galli
Sono nata a Magenta nel 1987 e vivo a Bareggio da sempre; sono laureata in Giurisprudenza presso l'Università Cattolica di Milano
e abilitata all'esercizio della professione forense. In qualità di Avvocato collaboro con uno Studio Legale.
Ho partecipato al Comitato e alla creazione del questionario perché di fronte a tanta indifferenza nei confronti del nostro paese ritengo sia utile attivarsi per spronare le coscienze cadute nella passività e nel negativismo.Dal mese di luglio 2016 sono componente della Consulta Comunale dello Sport in qualità di libera cittadina.



Monica Gibillini
Classe 1974, vivo da sempre a  Bareggio a cui sono molto legata. Dopo la laurea in Giurisprudenza all'Università Statale di Milano col massimo dei voti e l'abilitazione all'esercizio della professione di avvocato, ho iniziato a lavorare in Regione Lombardia nell'ambito delle relazioni sindacali e del personale. Nel 2003 vengo eletta consigliere comunale a Bareggio, mentre dal 2008 al 2012 ho rivestito la carica di Sindaco del Comune di Bareggio. Sono soddisfatta e orgogliosa di essermi dedicata all'attività dell’amministrazione. Attività che ho portato avanti con la mia presenza costante in Municipio, credendo nell'importanza di mantenere un rapporto diretto con i cittadini, indispensabile per rendere la "macchina comunale" più efficiente e adeguata alle aspettative della cittadinanza. 

Come giovane Sindaco la mia prima preoccupazione è sempre stata quella di lavorare con serietà e determinazione per un vero cambiamento nel modo di amministrare pensando al bene delle prossime generazioni. I Partiti sembrano aver "mal digerito" questa novità e hanno fatto prevalere vecchie logiche lontane dalla sensibilità dei cittadini. Le dimissioni dei consiglieri comunali del PdL, Lega Nord, PD e lista civica Io Amo Bareggio mi hanno infatti impedito di concludere il compito affidatomi dai cittadini. Per maggiori informazioni, puoi visitare il mio sito: www.monicagibillini.it.

Ho promosso la costituzione del Comitato Bareggio 2013 per coinvolgere persone nuove nella vita politico-amministrativa del nostro paese e favorire un rinnovamento nell'affrontare le decisioni che lo riguardano. Il sondaggio che abbiamo realizzato esprime già una novità: l'importanza dell'informazione al cittadino per metterlo in condizione di esprimere un'opinione consapevole e favorire un confronto.

Roberta Gibillini
Impiegata per necessità, giornalista per passione, benché ora viva a Milano sono cresciuta a Bareggio e mi porto dentro il ricordo di paese senza quella marcia in più.

Mi piacerebbe sapere che la cittadina delle mie origini, dove la mia famiglia e molti dei miei amici continuano a vivere, sappia costruire un presente e un futuro diverso. Dove la comunità sia informata di quanto accade sul suo territorio, partecipi attivamente alle decisioni, faccia sentire la sua voce e trovi dall'altra parte qualcuno che - in questi tempi difficili -  abbia l'autorevolezza per concretizzare il possibile, mettendo sempre al primo posto il bene di quella comunità.


Massimiliano Grassi
Vivo da sempre a Bareggio, da tre anni lavoro nel settore delle energie rinnovabili per una azienda milanese, dove sono responsabile magazzino e logistica. La passione per i cani mi ha portato a diventare Educatore Cinofilo e, da quattro anni ormai, a collaborare con un amico presso il suo centro di addestramento.

La decisione di entrare attivamente nel Comitato Bareggio 2013 nasce dalla volontà di portare all'attenzione delle istituzioni i veri problemi della cittadinanza, senza essere legato a ideologie o necessità di partiti politici, che sempre più spesso antepongono le loro esigenze alle nostre. Sono fermamente convinto che solo un gruppo di cittadini liberi da "doveri di partito" possano riuscire a fare davvero qualcosa per migliorare il nostro Paese.

Chiara Rolla
Sono una studentessa bareggese di liceo scientifico, prossima alla maturità e da settembre universitaria presso la facoltà di Medicina e Chirurgia. Ho deciso di aderire al progetto di Comitato Bareggio 2013 perchè indignata dell'ermetismo politico, burattinaio delle sorti del mio paese natale e dall'indifferenza dilagante.

Credo in una possibilità di miglioramento, nell'arma divulgativa d'informazione, nella profonda necessità di mutamento sociale-politico e infine nel coinvolgimento in questo movimento di giovani come me. Lamentarsi non basta, bisogna agire. Partecipare, conoscere e decidere.

Maria Tunesi
Libertà è partecipazione. Gaber aveva ragione: la forma più alta di libertà è la facoltà di non delegare, ma di impegnarsi in prima persona per ciò in cui si crede. In base alle propie disponibilità e competenze, per quello che si può fare. Questo è il principio a cui mi sono ispirata quando ho avuto occasione di svolgere un ruolo attivo nel settore pubblico e in quello dell'associazionismo, come presidente della Consulta dello Sport, del Gruppo Sportivo Bareggese di ciclismo e ora come responsabile della Commissione regionale Direttori di Corsa e Organizzazione della Federazione Ciclistica Italiana. È troppo facile lamentarsi per ciò che non va, più difficile e faticoso impegnarsi per il cambiamento. Una sfida impegnativa, ma non impossibile. Che riguarda ciascuno di noi.










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